Cosa ha bisogno di fare un cane? Quali attività possiamo proporgli? E perché è importante conoscerle?
In un precedente articolo abbiamo parlato di motivazioni, per descrivere i bisogni del cane partendo da quelle che sono le sue spinte interne. Ora vogliamo fare chiarezza su quelle che sono le necessità dei nostri cani partendo da un punto di vista diverso: il loro bisogno di attività.
Ogni essere vivente ha una quantità di energia fisica e mentale da spendere nelle sue giornate e questo monte ore dipende soprattutto dalla specie di appartenenza e dal soggetto specifico di cui stiamo parlando. Riferendoci ai cani, anche la razza ha una forte influenza sul bisogno di attività.
Bisogno di attività
Per poter descrivere efficacemente i bisogni e le motivazioni degli esseri umani, lo psicologo A. H. Maslow (1954) elaborò un modello a piramide formato da cinque gradini. Ognuno di questi step rappresenta una determinata categoria di bisogni dell’uomo [1].
- Bisogni fisiologici
- Bisogni di sicurezza
- Sentimento di appartenenza e bisogno di affetto
- Bisogno di stima
- Bisogno di autorealizzazione

In seguito, il medico veterinario belga Joel Dehasse ha reinterpretato questa piramide, adattandola ai bisogni del cane e stabilendo una gerarchia che vediamo qui [2]:
- Bisogni di sopravvivenza e di sicurezza: sono le attività che Dehasse chiama di “urgenza” perchè quando non soddisfatte portano il cane in modalità “urgenza”, appunto. Si riferiscono ai bisogni fisici del corpo (es: nutrirsi adeguatamente, riposare a sufficienza) e alla protezione contro il dolore fisico e la paura
- Bisogni istintivi e biologici: le attività che quando non soddisfatte portano il cane in modalità “esigenza”. Dehasse vi include: caccia, sesso e disturbi ossessivo compulsivi, perchè sono bisogni ai quali, quando presenti, è difficilissimo sottrarsi.
- Bisogni sociali e ludici: tutto ciò che implica relazioni con esseri umani, cani e altre specie animali. Il cane ha bisogno di appartenere ad un gruppo sociale.
- Bisogni psicologici e di sviluppo personale: il cane è dotato di una mente e la mente ha bisogno di imparare. A questo livello ci sono tutte le attività che aumentano il bagaglio esperienziale del cane come l’apprendimento, la risoluzione di problemi, per non annoiarsi e tenere la mente attiva.

Una delle caratteristiche fondamentali di questi modelli è che per poter soddisfare i bisogni di un livello, devono prima risultare soddisfatti i bisogni dei livelli sottostanti. Facendo un esempio: un cane non cercherà di riprodursi (livello 2 della piramide) se si sente in estremo pericolo di vita o è a digiuno da lungo tempo ed è affamato (Livello 1 della piramide).
I bisogni di sicurezza stanno alla base. Questo significa che se essi non sono soddisfatti il cane non potrà preoccuparsi dei bisogni che stanno ai livelli superiori della piramide. Diventa facilmente comprensibile quanto sia importante che tutti i bisogni di sicurezza siano sempre appagati, perché quando non lo sono portano i nostri cani ad entrare in modalità “emergenza” e non saranno in grado di pensare ad altro.
La formula dell’attività
I bisogni del cane sono stati accuratamente studiati e descritti da J. Dehasse [2] e riassunti all’interno di una formula che va ad illustrare come tutte le attività, sommate, vadano a soddisfare l’attività generale (AGEN) del cane.
Elenchiamo i differenti tipi di attività di cui un cane necessita:
ASIC → attività di sicurezza
AALI → attività alimentare
ACA → attività di caccia
ASES → attività sessuale
ASOC → attività sociale
AAG → attività aggressiva
AL → attività locomotoria
AV → attività vocale
AM → attività masticatoria
AG → attività di gioco
AI → attività intellettuale
E di seguito li vediamo inseriti nella formula dell’attività generale elaborata dal dott. Dehasse:
AGEN = ASIC + AALI + ACA + ASES + ASOC + AAG + AL + AV + AM + AG + AI
L’attività generale (AGEN) non è altro che la somma di tutte le attività svolte dal cane durante la giornata.
L’attività generale di cui il cane ha bisogno dipende dal suo stato di salute, dall’età, dalla razza e, al di là di particolari eccezioni, è pressoché stabile e non varia molto da un giorno all’altro. Se durante una giornata il nostro cane fa un’attività la cui durata supera di molto la media di attività che il soggetto compie normalmente, come per esempio otto ore di trekking in montagna, potremo aspettarci che il giorno successivo avrà meno energie da poter e dover spendere. Questo non significa che possiamo tenerlo a “digiuno” di attività durante la settimana per poi caricarlo nel weekend, ma è importante tenere presente che il giorno dopo un consistente esercizio fisico o mentale o dopo un grande stress, il cane avrà bisogno di più riposo del solito.
Essendo l’attività generale la somma delle diverse attività, ne consegue che all’aumentare di un gruppo di attività, ne diminuisca un altro.
Va fatta però una precisazione: non è possibile eliminare completamente un’attività dalla vita del cane: si potrà ridurre in termini di tempo se ne aumentiamo un’altra, ma non sarà mai possibile azzerarla.
L’attività del cane di famiglia
Il cane è un animale sociale. Questo bisogno specie-specifico comprende le interazioni con tutte le specie con cui il cane è stato socializzato (se ti sei perso l’articolo sulla socializzazione, lo trovi qui). L’attività sociale dei cani di famiglia è spesso ridotta alle interazioni con il proprietario e, talvolta, con qualche altro cane. E’ importante distinguere i cani che amano passare il tempo ed interagire con altri individui da quelli che invece preferiscono stare per conto proprio e con i membri del gruppo ristretto. Il trucco sta nel garantire spazi di socialità a quei soggetti che la apprezzano e ne necessitano e, al contrario, tutelare gli altri e risparmiarli da situazioni di socialità forzata, come per esempio le aree cani affollate.
Poiché il cane di famiglia non è un canide selvatico, è molto probabile che i suoi bisogni di sicurezza siano soddisfatti. Infatti, nessun cane che vive in una famiglia umana dovrebbe trovarsi in modalità “emergenza”. D’altro canto non sono molti i pet che hanno la possibilità di cacciare e sono davvero pochissimi i cani di famiglia liberi di potersi riprodurre. La maggior parte dei soggetti convive pacificamente con la negazione dell’attività sessuale, ma ci sono molti altri che vivono con frustrazione l’impossibilità di soddisfarla. In questi casi sarà importante rivolgersi ad un medico veterinario esperto in comportamento per trovare la miglior soluzione possibile e farli vivere in condizioni di benessere.
Alla luce di queste osservazioni, Dehasse [2] sfoltisce quindi la prima formula, lasciando solo le attività più ricorrenti per il cane domestico e dando maggior peso all’attività intellettuale che è, rispetto alle altre, più faticosa in termini di dispendio energetico.
AGEN = ASIC + AALI + AL + AM + AG + 10*AI
Dehasse individua l’attività media giornaliera per la specie canina intorno alle sei ore, che diventeranno più di sette per i cani selvatici e per i cani da lavoro e quattro ore e mezza circa per i cani di famiglia.
Quali attività svolge il cane di famiglia?
Per sopravvivere un cane deve nutrirsi. L’attività alimentare è l’insieme di tutti quei comportamenti che servono per mangiare, dalla ricerca di cibo fino al suo consumo. I canidi selvatici impiegano una media di cinque ore per questa categoria di attività [2]. Il cane di famiglia, non essendo un canide selvatico, non deve cacciare le sue prede né ricercare il cibo avanzato per il villaggio, di conseguenza il tempo che solitamente i nostri cani impiegano per alimentarsi è estremamente ridotto.
Per aiutarli a spendere un po’ dell’attività generale con quella alimentare possiamo trovare dei modi per aumentare il tempo dedicato all’alimentazione. Come? Ad esempio distribuendo le crocchette sul pavimento o su un ampio tappeto/strofinaccio e non nella ciotola. L’obiettivo è che il cane consumi il suo pasto in un lasso di tempo più lungo.
Ricordiamoci inoltre che i tempi necessari per la consumazione del cibo possono variare anche di molto a seconda del tipo di dieta offerta (qui descritte dalla più rapida alla più lunga): industriale (crocchette, umido in scatola, …), mista (industriale + cucinato), casalinga cotta e barf (dieta bilanciata a base di cibo crudo).

Un cane che si muove, sta facendo attività locomotoria: camminare, correre, saltare, alzarsi, etc. L’attività locomotoria principale dei pet cittadini è riconducibile alla passeggiata al guinzaglio e, per i più fortunati, le corse e i giochi al parco. Per questo motivo è molto importante fare una precisazione: i cani sono trottatori veloci, quindi adeguarsi al nostro passo potrebbe annoiarli e, per camminare vicini, devono essere calmi e capaci di controllare il proprio stato di eccitazione. Per questo motivo spesso la passeggiata diventa difficoltosa e motivo di incomprensioni.
Dare al cane la possibilità di passeggiare anche in libertà in contesti tranquilli e per tempi medio-lunghi, è un ottimo modo per soddisfare il bisogno di attività locomotoria e renderla più appagante.

L’attività masticatoria (il tuo cane mastica tutto? clicca qui per leggere l’articolo) è quella attraverso la quale il cane frantuma il cibo, per poi ingerirlo. E’ alla base dell’alimentazione di un carnivoro e in natura è uno dei momenti più appaganti perché riguarda il consumo della preda. Masticare è un’esigenza e, in media, un cane ha bisogno di masticare un’ora al giorno [2]. Ogni soggetto avrà esigenze differenti, ci saranno cani a cui basteranno dieci minuti di masticazione e altri a cui servirà rimanere impegnati per ore. Un cane che mastica sarà più felice ed appagato perché attraverso la masticazione vengono prodotte endorfine: neurotrasmettitori chiamati anche “ormoni del benessere”, dotate di proprietà analgesiche. Un’intensa attività masticatoria aumenta inoltre i livelli di serotonina, “l’ormone del buon umore” e in questo modo si genera nel cane uno stato di rilassamento.
Quello che possiamo fare per aiutare il nostro cane è garantirgli quotidianamente questo tipo di attività e variare nei masticativi che gli proponiamo. In questo modo troveremo la soluzione più appagante e soddisfacente per il soggetto con cui abbiamo a che fare.

Giocare (attività ludica) per il cane è molto importante e per questo è una delle attività citate nella formula. Attraverso il gioco i cani apprendono, divertendosi, i comportamenti da tenere nella vita quotidiana e hanno la possibilità di consolidare le relazioni all’interno del gruppo sociale. Il vantaggio più grande del giocare insieme è l’effetto che questo ha sulla relazione tra cane e proprietario: migliorerà la comunicazione e con tutta probabilità il cane si rivolgerà più spesso verso il suo compagno umano perché egli sarà diventato un propositore di attività piacevoli, interessanti e divertenti.
Attraverso il gioco i cani esprimono anche alcuni bisogni che, per via della vita cittadina che molti conducono, gli vengono negati come ad esempio: cacciare, lottare e competere., Il fatto che queste attività siano incorniciate in una finestra ludica garantisce a noi e al nostro amico a quattro zampe una più facile integrazione nell’ambiente urbanizzato.E’ evidente l’importanza dell’attività di gioco per il cane di famiglia, che sia cucciolo o adulto. Ma non dimentichiamo mai che il gioco ha delle clausole fondamentali che non devono mai mancare: divertimento, comunicazione, regole.

Citiamo infine l’attività intellettuale, cognitiva, che è dieci volte più stancante delle altre. Ciò significa che cinque minuti di attività intellettuale equivalgono a circa cinquanta minuti di passeggiata.
Non potremo certo sostituire completamente le altre attività della formula con quella intellettuale, ma essa potrà esserci d’aiuto nei casi in cui, per un motivo o per un altro, i cani sono poco impegnati durante la giornata.
Un cane che impara un nuovo esercizio, da quelli base (seduto, terra, resta…) ai tricks più complessi, sta compiendo attività intellettuale. Esistono poi altre attività di tipo intellettuale che possiamo proporre al cane, come ad esempio i giochi di problem solving, le ricerche olfattive, la discriminazione di oggetti, esplorare luoghi nuovi come un bosco ricco di odori…e tutto ciò che mette in moto i sensi e la mente del cane.

Le attività SGRADITE all’uomo
Cosa succede se il nostro cane non fa sufficiente attività durante la giornata?
In molti casi, inizierà a fare quelli che le persone chiamiamo “dispetti” ma che dispetti non sono (leggi il nostro articolo). I comportamenti di schiamazzo, distruzione e scarsa “disciplina” derivano spesso proprio da queste situazioni: cani annoiati, frustrati, che non sanno cosa fare.
Ci sono alcune attività che abbiamo nominato ma non descritto, che talvolta possono emergere anche come conseguenza dell’inattività.
Quella vocale è probabilmente l’attività reputata maggiormente fastidiosa dai proprietari e per la quale spesso noi educatori cinofili veniamo chiamati.
L’attività vocale è in primis una attività normale e funzionale alla vita sociale. In alcuni casi può essere figlia di stati di panico o emergenziali, in altri casi potrebbe derivare da mancanza di attività e in altri ancora essere stata appresa nel rapporto con i proprietari
Anche le attività descritte precedentemente possono rappresentare un problema se non correttamente indirizzate. Ne è un tipico esempio l’attività masticatoria che, essendo così importante ed appagante, viene ricercata dai cani spontaneamente, e quindi se non hanno giochi o masticativi idonei su cui dirigerla ne troveranno altri come, per esempio, i nostri mobili, indumenti o arredamenti.
Anche i cani che scavano buche in giardino, spesso, lo fanno perché rappresenta per loro un’occupazione divertente ed appagante. Come quando rubano indumenti o oggetti che per noi hanno valore, per il piacere di ingaggiare un’attività di inseguimento con il proprietario. Un aspetto importante da considerare, riguardo tutte le attività del cane, è che sono auto-remunerative, ovvero compierle provoca nel cane un senso di appagamento innato dato dal fatto che sta soddisfando un bisogno e spendendo energia. Dettaglio molto importante da considerare quando ci chiediamo il “perché” i nostri cani si comportano in determinati modi
Attività e riposo
Ci saranno cani di famiglia che necessitano di fare dieci ore di attività al giorno, magari perché sono figli di cani da lavoro e hanno quindi nel loro dna la predisposizione e la necessità di fare molta più attività rispetto a quella che il proprietario gli potrà proporre.
Anche in base a questo, è importante fare una corretta scelta del cane che adotteremo, una consapevole valutazione della razza se vorremo un cane di razza e una consapevole scelta nella selezione. E se sarà un meticcio, sarà nostra responsabilità ricevere il maggior numero di informazioni possibili su di lui e poi conoscerlo prima di adottarlo, per poter fare una scelta ragionata e dare inizio ad una relazione basata sulla consapevolezza e il rispetto delle esigenze dell’altro (leggi i nostri articoli “ADOTTARE UN CANE IN CANILE O IN STALLO”, parte 1 e parte 2).
Quattro ore e mezza di attività in media al giorno significano anche diciannove ore e mezza di riposo. In media, possiamo dire che un cane adulto dorme tra le sedici e le diciotto ore al dì.
Il riposo viene spesso sottovalutato, ma è importantissimo. Durante il riposo i cani, e ancora di più i cuccioli, elaborano le esperienze vissute durante le ore di veglia. Ciò è cruciale nel processo di apprendimento. Un cane che non riposa, o che non lo fa a sufficienza, avrà difficoltà ad imparare cose nuove e a smaltire i piccoli stress della giornata.

Per garantire al nostro cane un buon riposo, scegliamo un luogo tranquillo dove posizionare la sua cuccia, che sia uno spazio lontano dagli ingressi e da zone di passaggio in modo che non venga costantemente disturbato e che non si senta in dovere di controllare chi entra e chi esce. Non disturbiamolo mentre dorme, mai! Uno dei diritti che dobbiamo garantire ai nostri cani è quello di sentirsi al sicuro, specialmente in casa propria.
COME trovare il giusto equilibrio
Sapere quanta e quale attività dovrebbe fare il nostro amico a quattro zampe è importante non solo per soddisfare quei cani che ai nostri occhi sembrano instancabili e insoddisfabili, ma anche per accorgerci di coloro che sono assopiti, annoiati, depressi.
I cani abituati a non fare nulla tendono a diventare apatici e di conseguenza non distruggono, non abbaiano insistentemente, non danno problemi al proprietario… ma allo stesso tempo potrebbero anche essere terribilmente infelici ed incompresi, intrappolati in una eterna insoddisfazione.
Non è semplice comprendere qual è il giusto equilibrio tra qualità e quantità dell’attività di cui il nostro cane ha bisogno. Per questo motivo la guida da parte di un educatore o di un istruttore cinofilo esperto potrà sicuramente essere di aiuto per comprendere quali sono i bisogni del nostro cane.
Con questo articolo speriamo di avervi dato spunti sui quali riflettere, che possano essere un punto di partenza per comprendere meglio i cani che vivono insieme a noi.
Bibliografia
[1] Maslow A.H., Motivazione e personalità, Armando Armando, Roma, 2010
[2] Dehasse J, Il mio cane è felice?, Point Veterinaire Italie, 2019
Letture consigliate:
Sondermann C, Giocare con il cane. Divertimenti e passatempi per cani e padroni, De Vecchi, 2020
Raffo P, Evviva, si mastica! Il valore della masticazione nel cane. Più endorfine, meno stress!, Il Punto d’Incontro, 2017