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Quando decidiamo di adottare un cane, una delle domande importanti da porsi è se scegliere un cane maschio o una femmina. Scopriamo in questo articolo quali sono le relative caratteristiche per incamminarci verso una scelta consapevole.

Prima di accogliere un cane nella nostra famiglia, iniziamo a porci un’infinità di domande, tra cui “è meglio un cane maschio o un cane femmina?”. Dare una risposta assoluta a questo dilemma non è possibile, poiché ogni soggetto è un individuo a sé, con la propria  base genetica, dovuta all’appartenenza ad una certa razza e a ciò che ha ereditato dai genitori, e con la propria storia individuale, ovvero tutte le esperienze vissute dal cane dal momento del concepimento.

Possiamo però osservare le differenze fisiologiche, e di conseguenza comportamentali, tra il cane maschio e la femmina, cercando così di orientarci verso una scelta più consapevole possibile.

Differenze fisiche e fisiologiche tra maschio e femmina

Come nella maggior parte dei mammiferi, anche nei cani il maschio è più grande rispetto alla femmina. Questa differenza morfologica, che spesso porta le persone ad adottare i maschi in quanto considerati più “belli”, si nota molto nelle razze di taglia grande/gigante, mentre risulta meno accentuata nei cani di piccola taglia. 

La seconda differenza tra i due sessi, decisamente più rilevante rispetto a un giudizio estetico,  riguarda la presenza, nella femmina, del periodo del calore, chiamato ciclo estrale. Solitamente le cagne entrano in calore due volte all’anno, fatta eccezione per individui particolari o per alcune razze primitive, in cui si riscontra un solo estro all’anno. 

Questo periodo viene diviso in proestro, periodo in cui si inizia ad ingrossare la vulva, cominciano le perdite di sangue e la cui durata oscilla tra i 3 e 21 giorni e con una media di 9 giorni, ed estro, fase in cui la femmina è in ovulazione, è pronta alla riproduzione e che ha una durata media anch’essa di 9 giorni compresa in una forbice temporale che varia tra i 4 e i 24 giorni. Al termine della fase estrale la femmina entra nel diestro, un periodo che dura 70-75 giorni in cui i sintomi riconducibili al calore diminuiscono gradualmente. Infine, quando il corpo delle femmine torna ad essere quiescente, si entra nel periodo di anaestro

Durante l’anno, quindi, la femmina non sterilizzata subisce forti cambiamenti ormonali che la predispongono all’accoppiamento. Anche a livello comportamentale le cagne, nelle fasi di proestro, estro e diestro, possono andare incontro a diverse alterazioni rispetto al comportamento “normale” del momento di anaestro: sono infatti spesso più nervose intorno agli altri cani e, talvolta, più “appiccicose” e affettuose nei nostri confronti. 

Nel periodo del calore è quindi necessario rivolgere alla nostra cagna particolari attenzioni, cercando di non metterla in situazioni di disagio o in ambienti in cui sono presenti molti maschi. Inoltre, per risolvere il problema delle perdite di sangue in giro per casa, basterà insegnarle a indossare le apposite mutandine igieniche. 

Il cane maschio non entra in calore, e, a partire dalla pubertà, è fertile e in grado di riprodursi durante tutto l’anno. Non dobbiamo però dimenticare che i maschi possono percepire l’odore delle femmine in calore anche a chilometri di distanza e che il loro comportamento può subire una forte destabilizzazione. In questo caso, alcuni maschi diventano più competitivi con i cani dello stesso sesso, altri entrano in stati d’ansia ed altri ancora provano a fuggire da casa per poter raggiungere la femmina ed accoppiarsi.

Differenze comportamentali tra maschio e femmina

Le principali differenze comportamentali tra maschi e femmine si possono notare:

  • nell’interazione con altri cani dello stesso sesso
  • nel comportamento eliminatorio (minzione e marcature)

I maschi sono spesso competitivi con gli altri maschi. Questo li porta a confrontarsi con gli altri e litigare più frequentemente rispetto alle femmine. Ricordiamoci però che, se di norma i soggetti sono equilibrati, durante le zuffe tra maschi è presente una ritualizzazione dell’aggressività che li porta a fare un gran rumore senza però nessuna grave conseguenza fisica. Le femmine, invece, sono meno propense a litigare tra loro, ma è vero anche che quando questo avviene, solitamente i danni che si procurano sono più seri. 

Un’altra differenza tra il cane femmina e il maschio riguarda il comportamento eliminatorio, ovvero come fanno la pipì. Mentre le femmine di norma fanno tutta la pipì in una sola volta accovacciandosi, i maschi, dopo la maturazione sessuale, alzano la zampa e fanno tante piccole minzioni in differenti luoghi. Questo comportamento del maschio avviene durante la perlustrazione del territorio in cui vive, e serve sia a delimitarne gli spazi sia a comunicare agli altri cani la propria presenza. 

Sollevare la zampa posteriore durante la pipì non è tuttavia un comportamento esclusivo del maschio. Capita infatti che anche le femmine alzino la zampa. Non è ancora chiaro perché alcune cagne eliminino in questo modo, tuttavia lo studio delle marcature è sempre più di interesse nel mondo cinofilo ed etologico, quindi in futuro potrebbero emergere nuove scoperte.

Maschio o femmina è solo uno dei parametri

È molto importante che nella scelta del cane per la nostra famiglia non ci si focalizzi solo sulla differenza di genere, ma si valutino soprattutto le caratteristiche di razza, privilegiando quelle che si sposano meglio con il nostro stile di vita, oltre che il carattere individuale, soprattutto nel caso in cui stiamo adottando un cane già adulto. 

Sia un cane maschio sia un cane femmina sono ottimi compagni di vita, non ce n’è uno migliore dell’altro.

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