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Poiché ciò che viene scritto su Internet può influenzare la vita di un cane e dei suoi proprietari è importante che i consigli e le indicazioni che vengono forniti siano basati su evidenze scientifiche che favoriscono il benessere dei nostri animali.

Al giorno d’oggi qualsiasi quesito di natura cinofila è a portata di Google. È importante però rendersi conto che tutto ciò che viene scritto su Internet può potenzialmente influenzare, in meglio o in peggio, la vita di un cane e dei suoi proprietari, soprattutto se si tratta di inesperti o di “non addetti ai lavori”.

Nonostante ci siano molti giornalisti, professionisti ed esperti che scrivono basandosi su ricerche scientifiche autorevoli, è pur vero che i blog, le riviste divulgative ed i servizi televisivi possono dire quello che vogliono, senza curarsi che le affermazioni degli autori siano veritiere o che le loro fonti e citazioni siano affidabili. In quest’ultimo caso viene a mancare la garanzia, fornita invece dagli articoli scientifici, che un autore con poca moralità non si stia inventando tutto di sana pianta, senza che nessuno verifichi le sue dichiarazioni.

Cos’è un articolo scientifico

Gli articoli scientifici sono il modo in cui gli scienziati condividono le proprie ricerche e scoperte con il mondo scientifico. L’idoneità di un articolo alla pubblicazione su una rivista scientifica è valutata da un gruppo di esperti sull’argomento, i quali lo leggono e lo commentano. Questo processo è chiamato peer-review (letteralmente “revisione da parte di pari”): i revisori esaminano l’articolo in maniera anonima, giudicando l’affidabilità del metodo di ricerca e delle scoperte descritte dagli autori, e comunicano alla rivista i loro commenti e le loro valutazioni.

Poiché la scienza moderna si evolve e progredisce sulla base di lavori già esistenti, gli autori devono supportare le loro affermazioni tramite una solida bibliografia, ovvero citando articoli scientifici precedentemente pubblicati. Se, quindi, le scoperte degli autori non sono sostenute da un’adeguata bibliografia o da dati robusti e riproducibili, i revisori invalidano la ricerca e rifiutano l’articolo, il quale non verrà pubblicato. Quando, invece, un articolo viene accettato, questo viene pubblicato su una rivista scientifica del settore.

È poi compito dei divulgatori scientifici riassumere e comunicare al grande pubblico, in maniera rigorosa e comprensibile, i risultati delle ricerche pubblicate, con il fine di accrescere le conoscenze della collettività in quell’ambito.

La scienza migliora il benessere dei cani

Nonostante la scienza abbia ormai ampiamente dimostrato che i cani sono dotati di complesse capacità cognitive e sono in grado di esprimere una grande varietà di emozioni, ancora oggi vengono usati metodi e pratiche obsolete e deleterie che non rispettano il loro bisogni etologici e psicologici. La ricerca scientifica, affinando le nostre conoscenze in ambito fisiologico, evolutivo, etologico, psicologico e sociale, ci permette di capire quali sono le variabili che condizionano il benessere dei cani ed il nostro rapporto con loro. È solo conoscendo queste variabili che possiamo migliorare le condizioni di vita dei cani, andando a correggere vecchie pratiche di accudimento, gestione, educazione ed addestramento.

È quindi importantissimo che ci sia una connessione ed un reciproco trasferimento di informazioni tra chi fa ricerca e chi, pur non occupandosi di scienza, lavora in prima linea con i cani, i proprietari, le associazioni e le istituzioni, in modo da garantire che i consigli e le indicazioni che vengono forniti siano basati su evidenze scientifiche che favoriscono il benessere dei nostri animali.

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