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Anche se la buona cultura cinofila nel nostro paese è sempre più diffusa e conosciuta, ancora oggi esiste il pensiero che un cane sia un fantastico regalo da acquistare e donare a chi si vuol bene. Prendersi cura della relazione e dei bisogni di un animale così complesso ed intelligente, dovrebbe essere sempre una scelta compiuta con volontà e coscienza.

Premessa

“È per te tesoro, buon Natale” 

“Oh Gianni caro, è il cappellino che desideravo, vero? Quello con il fiocco!” 

“Beh, il fiocco c’è!”

“Oh, che amore…

…che deliziosa cagnetta, la chiamerò Lilli”

Per chi di noi non avesse colto la citazione, è con questo dialogo che si apre uno dei film di animazione più famosi al mondo: “Lilli e il vagabondo”. 

In questa scena si vede la protagonista umana intenta a scartare un pacchetto infiocchettato sotto l’albero di Natale, aprendolo scopre che il suo regalo è una tenerissima cucciola di cane. Inizia proprio così uno dei film che, nell’immaginario collettivo, più si avvicina alla cinofilia. 

Purtroppo, regalare un cane ad una famiglia, può essere un gesto estremamente scortese ed irrispettoso sia nei confronti dei futuri proprietari, non tenendo conto della volontà altrui, sia soprattutto nei confronti dell’essere vivente che abbiamo deciso di portare in dono. 

Alcuni di noi potrebbero dire: “ma ragazzi, Lilli e il vagabondo è un film uscito nel 1955, oggi la realtà cinofila e la coscienza delle persone sono diverse da allora!” Vero. Ma basta fare una breve ricerca online per scoprire che esistono siti – che non citeremo per evitare pubblicità indiretta –  che danno consigli su come addobbare e presentare al meglio il nostro cane/regalo.

Citiamo qualcuno dei consigli trovati online:

Regalare un cane è un dono perfetto per il giorno di San Valentino, per un compleanno e anche per Natale.”

Anche per un onomastico o per la festa delle forze armate o per festeggiare la vittoria dell’Italia all’europeo, perché no? 

“Per regalare un cane al proprio partner, è possibile:

  • Dare un appuntamento al proprio compagno o alla propria compagna, in un luogo speciale.
  • Preparare dei bigliettini, per fare una caccia al tesoro.
  • All’arrivo al tesoro, la persona amata troverà un grosso pacco regalo, con dei buchi per permettere all’animale di respirare, con all’interno il cane con un fiocco legato intorno al collo”

Siamo ancora tutti interi? Qualcuno è riuscito a non sentire un brividino di gelo corrergli lungo la schiena? L’articolo in questione è stato pubblicato nel 2018, quindi in tempi recenti e non nel secolo scorso come il film. 

Per correttezza dobbiamo però dire che il testo integrale termina con “Prima di regalare un cane a qualcuno occorre cercare di capire, se la persona destinataria del dono, avrà tempo da dedicare all’animale.” Oltre al tempo ci sarebbero da considerare anche la volontà, le competenze, la possibilità economica, gli spazi domestici, e altre mille variabili che non si possono ridurre né minimizzare.

Questa premessa per spiegare perché abbiamo sentito la necessità di dedicare un articolo sul tema nonostante siamo nell’anno 2021.

Perché il cane non è un regalo

Una volta appurato che il tema è ancora molto caldo, cerchiamo di comprendere perché è così importante non regalare un cane a Natale, o in qualsiasi altro giorno.

Il primo aspetto da considerare è che, così come qualunque altro animale, il cane è un essere vivente e non un oggetto inanimato. Questo presuppone che chiunque inizi un rapporto di convivenza e relazione quotidiana con lui, che perdura circa 14/15 anni, debba poter essere libero di scegliere se intraprendere o meno questo passo, così meraviglioso ma al tempo stesso così impegnativo. 

Bisogna anche considerare che la visione reificata del cane, cioè vederlo come un oggetto, qualcosa da possedere e che ha un utilizzo, compromette gravemente la relazione con lui. Questa visione purtroppo perdura tuttora in molti aspetti della cinofilia e va combattuta in ogni forma: dal cane-strumento di lavoro, al cane-trofeo di bellezza fino al cane-regalo perfetto. 

Sebbene, grazie al lavoro degli etologi e dei professionisti cinofili, sempre più persone sono a conoscenza della complessità comportamentale ed emotiva del cane, ricordiamoci che ancora oggi per il codice del consumo, il cane è definito come “bene mobile” (art.128 del C.d.C).

Perché non è possibile regalare il “cane giusto”

Un aspetto che spesso passa inosservato ma ha un’importanza rilevante è dove questi cani “da regalo” vengono presi. Un  allevatore coscienzioso, che fa bene il suo lavoro, che preserva i suoi cani e i suoi cuccioli, non venderebbe MAI un cane ad una persona sapendo che poi lo regalerà.

Men che meno canili e rifugi vi affiderebbero un cane per una terza persona, gli iter di pre-affido sono molto scrupolosi proprio per poter valutare la compatibilità tra il cane e il futuro proprietario e limitare al minimo la probabilità che vi siano rientri in struttura.

Quindi chi rimane all’appello?

  • negozi per animali, cuccioli venduti online e cucciolifici (pseudo-allevamenti nei quali trovate tante razze differenti, tanti cuccioli e quasi mai avrete la possibilità di vederne la mamma). Contesti diversi ma che celano quasi sempre la stessa realtà: vendita di cuccioli quasi sempre provenienti dall’est europa, figli di cagne tenute in condizioni igieniche e sanitarie terribili e sfruttate finchè producono cuccioli.
  • cucciolate casalinghe, gestite da persone che non hanno competenze allevatoriali né di gestione di una cucciolata.
  • cani giovani o adulti ceduti da privati che non li possono più tenere e andrebbe indagato il perchè.

Anche dove acquistare o adottare un cane dovrebbe essere una scelta. Una scelta che scaturisce dall’informazione e dalla conoscenza delle realtà sopra descritte e che porta a prendere una decisione consapevole in tutte le sue parti.

Perché il cane è una scelta

Vivere insieme ad un cane è qualcosa che può determinare una vera e propria rivoluzione della nostra vita. Se abbiamo la voglia e la possibilità di investire energie e tempo, questa rivoluzione sarà grande e positiva.

I cani rivestono per noi umani un ruolo importante, perché soddisfano molteplici motivazioni tipiche della nostra specie. Dalla motivazione epimeletica (prendersi cura di altre creature) alla motivazione collaborativa ed affiliativa, i cani si trovano a colmare i nostri bisogni di appartenenza e ci spingono a restare aggrappati ad uno stile di vita più a contatto con la natura. 

Tutto questo, però, può accadere davvero solo quando si compie una scelta coscienziosa e informata.

Quando decidiamo di adottare un cane, dovremmo fare diverse valutazioni, sia sulla nostra quotidianità, sia sulle nostre competenze, sulle nostre possibilità economiche e temporali, e sia sulle caratteristiche che desidereremmo il nostro cane avesse.

Mentre riflettiamo sull’adozione di un cane, dovremmo anche fare delle valutazioni molto approfondite in primis su quelle che sono le nostre competenze e conoscenze a riguardo.

Sarà poi importante capire se la nostra quotidianità ci può permettere di dedicare tempo ed energie sufficienti al nostro futuro cane, se abbiamo le risorse economiche per prenderci cura di lui dal punto di vista sanitario ma anche e soprattutto comportamentale e gestionale (educatore, dogsitter, pensione per le vacanze, etc). Ultime ma non ultime le aspettative: come vorremmo che fosse il nostro cane? Cosa vorremmo fare con lui? 

Prendere un cane di una determinata razza o di un’altra, non è una decisione banale. Basti pensare alle differenze comportamentali e morfologiche che esistono tra un bassotto e un levriero, o tra un husky e un bulldog inglese. Tutte le persone che adottano un cane dovrebbero chiedersi quali caratteristiche comportamentali – e non solo fisiche – desidererebbero nel proprio compagno di vita. 

Immaginiamo quanta frustrazione potrebbe causare, sia nell’umano sia nel cane, regalare, ad esempio, un cucciolo di border collie, che necessita di molta attività e di proprietari dinamici e propositivi, ad una persona anziana che che conduce una vita sedentaria e tranquilla.

Per Natale regaliamo conoscenza

Quindi quale regalo potremmo fare al nipotino che tanto desidera un cucciolo o al fidanzato che vorrebbe fare jogging con Fido al seguito?

La proposta noi che ci sentiamo di farvi è di regalare conoscenza cinofila!

Webinar, seminari, consulti preaffido, libri tematici, corsi di formazione, stage in canile, mostre fotografiche e chi più ne ha più ne metta. La cinofilia è un mondo in crescita e propone continuamente attività che possono essere utili ed interessanti per chiunque voglia approcciarsi alla vita insieme ai cani. 

Esistono anche diverse realtà ed associazioni che organizzano attività pensate per quelle persone che, nonostante siano innamorate del mondo canino e desidererebbero condividere la quotidianità con un cane, non possono adottarne uno.

Anche una donazione, in soldi o in tempo, fatta a canili o rifugi per animali, potrebbe essere una bella idea regalo che sposa davvero lo spirito di condivisione natalizio e che può aiutare nel concreto chi tutti i giorni lavora per migliorare le condizioni di vita di questi nostri meravigliosi compagni. 

Se a conclusione di questo articolo siamo ancora convinti che regalare un cane ad un amico o un parente sia una buona idea perché non pensare a dei peluches? Non perdono peli, non costano in mantenimento, e se il regalo non dovesse piacere, nessuno soffrirà o verrà abbandonato.

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